Quanto segue rappresenta solo una minima parte delle restrizioni che le donne afghane sono costrette a subire sotto il regime talebano. I talebani trattano le donne peggio degli animali. Infatti, nonostante essi considerino illegale tenere in gabbia uccelli e animali, tengono le donne afghane prigioniere entro le quattro mura delle loro case. Le donne non hanno alcuna importanza agli occhi dei talebani, se si escludono la procreazione, la soddisfazione dei bisogni sessuali degli uomini e lo svolgimento dei lavori domestici. I fondamentalisti Jehadi come Gulbbudin Hekmatyar, Rabbani, Massoud, Sayyaf, Khalili, Akbari, Mazari e i loro criminali Dostum hanno commesso i peggiori crimini contro le donne afghane. Quante più aree cadono sotto il controllo dei talebani, nonostante il numero delle violenze e dei crimini perpetrati contro le donne diminuisca, le restrizioni dei talebani - paragonabili a quelle del Medio Evo - continueranno a uccidere lo spirito della nostra gente privandoci dell'esistenza umana. Noi consideriamo i talebani più colpevoli e ignoranti degli Jehadi. Secondo il nostro popolo, «gli Jehadi ci stavano uccidendo con i fucili e le spade, ma i talebani ci stanno uccidendo col cotone».